sabato 1 gennaio 2022

Cos'era l’acquetta di Perugia?

“Era facile sentir dire dai borghesi romani: Stasera starò a cena dai Borgia. Ma nessuno diceva: ieri sera ho cenato dai Borgia”.



Con l’inizio dell’età moderna, che in genere è considerato il 1492, si introdusse l’uso di veleni minerali come l’arsenico. In principio infatti i primi veleni erano di origine vegetale e animale, poi sono divenuti più sofisticati con gli sviluppi dell’alchimia e la nascita della chimica.

L’arsenico fu un killer silenzioso per secoli, che conduceva alla morte anche se somministrato più volte in piccole dosi, senza mostrare chiari segni di avvelenamento nelle vittime. Molte potenti famiglie della nostra penisola ne fecero il loro alleato.

Su tutti i Borgia, il cui marchio di fabbrica era la cantarella, una polvere bianca ricavata dalle urine o dalle viscere di maiale unite al veleno: una volta essiccata, non alterava il sapore della bevanda contaminata, ma spediva dritti all’altro mondo in 24 ore, dopo atroci sofferenze. L’ intruglio era noto anche come “acquetta di Perugia.

Papa Alessandro VI (1431-1503) e il figlio Cesare (1475-1507) erano soliti invitare a cena vescovi e cardinali e servirli con vino così corretto al fine di appropriarsi delle loro ricchezze.


giovedì 30 dicembre 2021

Cortés tradì tutti gli aztechi?

Come è noto, Hernan Cortés in poco più di due anni (1521-22) conquistò tutto il Messico e distrusse l'impero degli Aztechi, alleandosi con tutte le popolazione scontente del loro dominio. Probabilmente solo con una persona del popolo azteco si dimostrò fedele e riconoscente: con Malinche.



Era una traduzione di Montezuma il donare ai suoi ospiti più illustri delle giovani da “compagnia”. Il 15 marzo 1519 a Cortés furono offerte 19 ragazze, che lui fece immediatamente battezzare. Per la cultura spagnola era infatti lecito il concubinato, a patto che le amanti fossero cristiane.

Tra esse c’era la splendida diciannovenne Malinche, nata da una nobile famiglia, ma caduta in disgrazia alla morte del padre, il governatore dell’importante città di Paynalla. La madre si era risposata e in combutta col nuovo marito, si era sbarazzata di lei vedendola come schiava.

Parlava il nahuatl, oltre alla lingua maya, e quando imparò anche lo spagnolo, il conquistador le chiese di diventare la sua interprete. In cambio le avrebbe combinato un prestigioso matrimonio, dato grandi ricompense e donato la libertà.

La donna, divenuta la sua amante, gli partorì un figlio, battezzato Martin (1523-1595). Ebbe un ruolo decisivo: si trasformò in una spia, rivelandogli anticipatamente molti agguati, e fu una diplomatica, traducendo al re Montezuma i principali dogmi del cristianesimo e sottolineando quanto fosse auspicabile che gli indios si sottomettessero a Carlo V.

Cortés rinunciò a lei solo quando fu raggiunto dalla moglie legittima, ma mantenne le promesse. Le donò la libertà e le assicurò un’ottima posizione sociale attraverso il matrimonio con Juan Jaramillo, un nobile hidalgo.

I due si stabilirono a Città del Messico ed ebbero una bambina, Maria. A Malinche non fu permesso di tenere con sé Martin, che fu affidato alle cure di un cugino di Cortés.


mercoledì 29 dicembre 2021

Galvarino è stato guerriero più temerario di sempre?

È sicuramente al primo posto nella mia classifica personale.

Galvarino è stato un guerriero Mapuche del '500 a cui gli spagnoli mutilarono entrambe le braccia. Tornato al villaggio, si fece medicare e si fece legare alle braccia delle lame, con le quali tornò a uccidere gli invasori.

Dopo aver devastato gli imperi aztechi e Inca, i conquistadores spagnoli decisero di sottomettere le tribù di nativi conosciute come Mapuche.

Galvarino, insieme ad altri 150 combattenti, fu catturato per ordine del governatore Garcia Hurtado de Mendoza, che condannò i prigionieri alla mutilazione.



Eseguita la sentenza, i prigionieri furono liberati. Quando il nostro eroe fece ritorno all'accampamento, mostrò le orribili mutilazioni gridando giustizia e vendetta.

Fu allora nominato comandante di uno squadrone, e non potendo utilizzare armi decise di far legare delle lame alle sue braccia mutilate.

Guidò i combattenti della propria tribù nella battaglia di Millarapue. Pur riuscendo a uccidere qualcuno, gli spagnoli vinsero la battaglia e Galvaino fu fatto di nuovo prigioniero.

Il poeta Ercilla riuscì a convincere Mendoza a risparmiargli la vita, ma Galvanino rispose: "Preferisco morire piuttosto che aver salva la vita da voi. Merito la morte per non essere stato in grado di farvi a pezzi con i miei denti." e fu così ucciso.



martedì 28 dicembre 2021

Perché nel mondo antico il viola era ritenuto prezioso?


Nel mondo antico il colore viola era ritenuto prezioso e riservato alle famiglie reali.

Questo era dovuto al fatto che il pigmento necessario per realizzarlo, la porpora, si estraeva da una lumaca di mare estremamente rara, tanto che il suo valore per grammo equivaleva a quello dell'oro.

Ne servivano 250.000 per produrre una sola oncia di tinta!

Il commercio della porpora era particolarmente florido nella città di Tiro, nell'attuale Libano.

Dopo la caduta dell'impero Bizantino, nel XV secolo, l'utilizzo del viola ad uso esclusivo dei reali incominciò a venire meno, ma comunque il colore rimase un privilegio per pochi fino a metà del 1800, quando le prime tinture sintetiche giunsero sul mercato.


lunedì 27 dicembre 2021

Qual è la differenza tra l'antisemitismo medievale e l'antisemitismo nazista?

Il termine "antisemitismo" riferito al Medioevo è fuorviante, se riferito all'Ottocento è a dir poco ambiguo.

Intanto perché con "semiti" si intendono molti popoli, lingue e religioni diverse. Non solo gli ebrei rientrerebbero nella categoria, ma anche la maggior parte di quelli che consideriamo "arabi" oltre a molti popoli dell'antichità come i Fenici e le loro colonizzazioni.

Annibale Barca, in quanto cartaginese, era a tutti gli effetti un semita.

Quindi sarebbe più opportuno il termine "antiebraismo" se non che, almeno in italiano, anche il termine "ebreo" è ambiguo, dato che ci si riferisce tanto al popolo antico, quanto alla religione.

Quando il Cristianesimo (nato peraltro dallo stesso ebraismo) divenne religio licita e poi, con Teodosio, l'unico culto ammesso, i problemi con gli ebrei si intensificarono.
Al di là di alcune considerazioni degli stessi Padri della Chiesa sugli ebrei (che sarebbero comunque da collocare nel loro contesto e non travisare in chiave contemporanea), la percezione era comunque negativa.
Gli ebrei venivano accusati senza giri di parole di deicidio, un po' prendendo alla lettera alcuni brani evangelici, un po' per differenziare ulteriormente il Cristianesimo dall'Ebraismo.
Va infatti detto che, per un Romano o Greco, gli ebrei e i primi cristiani erano quasi indistinguibili per loro, e venivano disprezzati allo stesso modo.

Nel Medioevo va però detto che, eccettuate sporadiche persecuzioni (del resto a carattere locale e quasi mai avallate dalla autorità), raramente si assistette a episodi di più larga scala, almeno fino alla soglie dell'Età Moderna.

Data l'estrema frammentazione politica del Mondo medievale è impossibile fare affermazioni che siano valide unanimemente. In termini molto generali si può dire che quasi sempre le autorità mantennero una posizione piuttosto precisa: tolleravano gli ebrei e in molti casi li proteggevano, tuttavia li consideravano un gradino sotto i sudditi cristiani, proibivano ovviamente le conversioni alla loro fede e, in alcuni casi, li costringevano ad alcune limitazioni, non imposte ad altri sudditi.

Una di queste fu ad esempio chiuderli forzatamente in ghetti, obbligarli a indossare vesti specifiche in modo da renderli immediatamente riconoscibili o costringerli a fare solo determinate professioni, perlopiù proibite ai cristiani.
Fu così che gli ebrei europei si dovettero giocoforza specializzare in alcuni particolari campi, come il prestito a interesse (per i cristiani era teoricamente proibito perché assimilato all'usura), il commercio di stracci e, in seguito, il taglio e commercio di diamanti ecc.
Molte di queste attività peraltro associate alla ricchezza non fecero altro che creare ulteriori malumori per i cristiani, addossando agli ebrei tutti gli stereotipi che ancora oggi hanno, come avidità, cupidigia e usura.



Grossomodo fu questa la situazione per tutto il Medioevo che cambiò poco con la Riforma Protestante. Da segnalare soltanto l'espulsione di ebrei e musulmani dai regni di Castiglia e Aragona da parte dei sovrani cattolici e le affermazioni dello stesso Lutero che si scagliò con veemenza contro gli ebrei


Lutero antisemita?

Nella tragica vicenda della Shoah, che viene ricordata in questi giorni, si intrecciano molti fattori di natura politica, sociale, psicologica su cui sono state condotte ampie analisi. Il fatto che questa terribile pagina di storia abbia avuto come epicentro la Germania, che spesso viene identificata con il protestantesimo luterano, ha suggerito a molti che si debba riscontrare un nesso causale fra Lutero e l’antisemitismo. C’è chi ha spinto questa connessione sino a parlare di un Lutero precursore di Hitler. Il prof. Daniele Garrone, docente alla Facoltà valdese di teologia a Roma, ha aperto quest’anno i corsi con una prolusione su questo tema verificando l’attendibilità della tesi.

Di tutt'altra matrice fu invece l'antisemitismo "scientifico" di fine 800 che vedeva gli ebrei (e non solo loro) come un popolo inferiore e a cui attingerà a piene mani Hitler e il suo Nazionalsocialismo.

I tedeschi di allora erano convinti che l'ebraismo fosse più una razza (inferiore) che una religione. Quindi non bastava che un ebreo rinnegasse la sua fede religiosa per essere salvo, perché sempre di "razza ebraica" rimaneva.
Inoltre c'è da aggiungere che le leggi razziali furono graduali: non si arrivò che alla fine con la Soluzione Finale e i campi di concentramento.
All'inizio ci fu più una sorta di apartheid, nel quale agli ebrei vennero negati alcuni diritti, venne proibito loro di insegnare o di esercitare determinate professioni, furono obbligati a portare una stella gialla per distinguersi dagli ariani, ecc.
Non era piacevole, certo, ma non era molto diverso rispetto alle discriminazioni a cui gli ebrei, specie nell'Europa Orientale, furono sottoposti fin dal Medioevo.
Per cui gli ebrei, finché fu loro consentito, preferirono sopportare queste angherie e continuare a ritrovarsi, praticare i propri culti e seguire le proprie tradizioni.

A pesare ancora di più in senso negativo sugli ebrei fu l'accusa di aver fatto perdere la guerra alla Germania (il Primo Conflitto Mondiale) costringendola alla resa quando avrebbe potuto resistere e forse vincere.
Secondo queste teorie mai suffragate, furono i generali tedeschi di religione ebraica a spingere per l'armistizio con gli Alleati, mentre il grosso della popolazione avrebbe preferito combattere ancora.
In questo caso gli ebrei furono tacciati altresì di tradimento, aumentando i capi di accusa nei loro confronti.


domenica 26 dicembre 2021

Quale documento ha diviso la Chiesa?



Per 600 anni i Papi hanno usato la Constitutum Constantini, "Donazione di Costantino", a sostegno della legittimità del potere temporale.

Stando a questo documento, Costantino avrebbe donato alla Chiesa metà dell'impero, Roma e le regioni d'Occidente, nel 315 d.C. in segno di gratitudine per essere guarito dalla lebbra.


Il documento confermava l'autorità spirituale della Sede Romana su tutte le chiese della Terra, e le conferiva autorità "temporale" su Roma, l'Italia e il mondo occidentale.

Quelli che avessero tentato di rovesciare tale dominio dovevano "bruciare in inferno e perire col Demonio e tutti gli empi".

L'autorità della donazione rimase indiscussa fino al XV secolo. Poi, Nicola di Cusa (1401 - 1464), il più grande studioso di questioni ecclesiastiche del suo tempo, fece notare che il vescovo Eusebio di Cesarea, contemporaneo di Costantino e suo biografo, non aveva menzionato il dono dell'imperatore.

Anche l'umanista Lorenzo Valla, che lavorò nella biblioteca vaticana, dimostrò la falsità del documento.

Questa curiosa "donazione" fu prodotta probabilmente nel 760, più di quattro secoli dopo la morte di Costantino, a Roma, e senza grande ingegno: per esempio, dichiarava l'autorità della Santa Sede su Costantinopoli prima che questa fosse stata fondata!


sabato 25 dicembre 2021

Da dove deriva l'espressione "hip, hip, hurrà!"?



La prima versione di questo grido di trionfo fu adottata dai crociati nel medioevo.

Si pensa che "hip" sia una corruzione di "hep": "Hierosolyma Est Perdita", cioè "Gerusalemme è caduta".

"Hurrà!" potrebbe venire dall'antica esclamazione della Slovenia Hu-raj!, cioè "in Paradiso!", grido con cui venivano messi a morte i nemici dei cristiani.