sabato 24 aprile 2021

Quali innovazioni portò Caterina de Medici che rivoluzionò la Francia , ed è stata una delle figure femminili più importanti della storia europea ?


Vi cito solo alcune delle innovazioni che Caterina de Medici portò in Europa, sarebbe carino fare la lista intera , aggiungete anche voi .
Caterina de Medici è stata una delle figure femminili più importanti della storia europea,
Una donna atipica per i canoni dell’epoca. Caterina de Medici divenne infatti una donna forte e dai molti interessi che spaziavano dalla politica all’astrologia, andando in controtendenza con la figura della donna remissiva e “ignorante” dell’epoca.


Fu solo nel 1560 a seguito della morte del marito e del loro primogenito, che Caterina de Medici poté prendere a tutti gli effetti le redini del paese come reggente del secondogenito Carlo Massimiliano, considerato troppo giovane per poter effettivamente regnare sulla Francia.
Contribuì sensibilmente al miglioramento della vita della sua corte e del suo popolo grazie ad alcune innovazione introdotte in Francia.
Oggetti ormai entrati nella quotidianità del popolo francese come la forchetta o le mutande si dice siano stati introdotti proprio da Caterina, che portò l’avanguardia italiana al servizio dell’antiquata corte francese.


Iniziamo la carrellata dei cibi franco-fiorentini con le omelette, considerate dai francesi un tesoro nazionale: in realtà la famiglia Medici era ghiotta di frittate da generazioni e Caterina portò con sé oltralpe questo sistema di preparazione dell’uovo con verdure. I Francesi l’apprezzarono e non fecero altro che rinominarlo trasformandolo in omelette.


Caterina de' Medici portò in Francia alcune delle ricette che hanno fatto grande la cucina francese: macarons, omelette, crepes, bigné e zuppa di cipolle.
Discorso analogo per le “pezzole della nonna“, che appartengono alla storia della Toscana antica: anch’esse furono introdotte da Caterina in Francia, diventando crépes: nelle campagne e presso le cucine di casa Medici le chiamavano pezzole, frittatine, crespelle farcite di ricotta e verdure ricoperte di “salsa colla” (antenata della besciamella).


C’è poi lo stiracchio, un piatto tipico toscano che i francesi hanno assorbito, rinominandolo boeuf miroton ed inserendolo nel loro menù. Curiosamente, in un secondo tempo il nome del piatto ha poi riattraversato le Alpi ed è stato adottato anche in Italia come “Francesina”. E cosa dire della carabaccia, la zuppa di cipolle fiorentina (o meglio, originaria di Certaldo), antenata della parigina soupe d’oignons, fatta conoscere alla corte del re di Francia Enrico II d’Orléans da Caterina de’ Medici.


Dopo essere rimasta appannaggio della corte di Versailles per secoli, la zuppa di cipolle è diventata un piatto popolare solo in seguito alla rivoluzione francese.
I dolci di Caterina de’ Medici: macarons, sorbetto, pasta choux…


Caterina de' Medici portò in Francia alcune delle ricette che hanno fatto grande la cucina francese: macarons, omelette, crepes, bigné e zuppa di cipolle.
E ancora, davvero pochi sanno che i macarons arrivarono in Francia passando da Firenze: il loro nome deriva dal verbo ammaccare, ossia pestare o schiacciare, e la leggenda narra che i macarons siano nati a Venezia nel XVI secolo e che siano stati poi importati in Francia nel 1533 da Caterina de’ Medici come dolce di corte per il suo matrimonio con il duca d’Orlèans.
Proprio in quell’occasione fece il suo debutto – grazie al gelatiere fiorentino Ruggeri – il “ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata”, ossia il sorbetto. La ricetta venne mantenuta segreta, finché un giorno, stanco della Francia, Ruggeri recapitò a Caterina la ricetta accompagnata da questo messaggio: “Con il vostro permesso ritorno ai miei polli, sperando che la gente mi lasci finalmente in pace e, dimenticandosi di me, si accontenti solo di gustare il mio gelato”.
Insieme a Ruggeri, in Francia Caterina de’ Medici portò anche un pasticcere, tale Pantanelli, che inventò la pasta choux. Il nome “choux”, che in francese significa “cavolo”, deriva dal fatto che una volta cotti i bignè o i profiteroles assomigliano ai cavoletti di Bruxelles. I francesi amarono a tal punto la pasta choux che la fecero propria usandola come base per i dolci eclair e religieus.


L’esperimento… fallito di Caterina de’ Medici
Non tutti gli esperimenti di Caterina de’ Medici andarono a buon fine, però: anche il cibreo, tipico secondo piatto della cucina fiorentina, è celebre per essere stato uno dei cibi preferiti dalla sovrana che tentò di esportarlo in Francia, stavolta però senza successo duraturo (a differenza di altri piatti fiorentini che furono assimilati dall’arte culinaria transalpina). Si racconta che la regina ne fosse talmente golosa da prenderne una pericolosissima indigestione.