martedì 1 giugno 2021

Chi era la Pitima a Venezia?

 

Nella Repubblica di Venezia chi aveva un credito che non riusciva a riscuotere si rivolgeva al servizio della Pitima. La Pitima non era un esattore, ma una persona che sollecitava il pagamento seguendo il debitore giorno e notte vestita di rosso, gridando e additando l’insolvente così da metterlo in imbarazzo e farlo cedere per sfinimento fino ad onorare le proprie pendenze. Era una figura istituzionale dello Stato, reclutata tra le persone povere ed emarginate le quali godevano di assistenza pubblica in mense e ostelli a loro riservati in cambio della disponibilità a fornire servizi su richiesta delle istituzioni. Nonostante la comprensibile insofferenza, il perseguitato non poteva in alcun modo nuocere alla Pitima pena una condanna.

Per Venezia la cui prosperità era basata sul commercio, la credibilità dei mercanti e armatori, gli impegni tra privati compresi i debiti di gioco, il rispetto delle regole e gli impegni assunti, venivano considerati obblighi primari facenti parte della struttura stessa dello Stato. Pur essendo una democrazia avanzata aperta a tutti e a tutte le idee, vigeva un rigore ferreo delle regole sulle quali non si transigeva.