Gli esperti darebbero spiegazioni
colte, ricche di metafore: il cavaliere contro i villici
(rappresentati dalla lumaca) o qualche allegoria religiosa che spiega
il tutto.
Vi propongo la mia umile spiegazione:
prenditi un momento per esaminare alcune immagini:
Qui sopra il Cavaliere viene colpito
dall'attacco della lumaca, e la lumaca è quasi a misura d'uomo.
Qui sopra la lumaca è più piccola e
sembra sputare sul cavaliere che sembra un pò preoccupato al
pensiero di essere ricoperto di bava.
Due lumache contro un solo cavaliere: è
un combattimento che va contro il Codice Cavalleresco, e mostra che
le lumache sono senza onore.
Questo cavaliere sembra aver perso il
suo cavallo e si sta trasformando in un uomo-leone-drago e regge una
lancia che va ben oltre le teste delle lumache.
Poveraccio! Questo povero cavaliere ha
perso cavallo, armatura, lancia, spada e tutto il resto ed è ridotto
a chiedere pietà al suo nemico ancora corazzato. Se un compagno
cavaliere lo vedesse, non potrebbe fare altro che ridere a
crepapelle!
Nell'ultima immagine, il cavaliere ha
abbandonato il suo Codice Cavalleresco, chiamando il suo scudiero e
una signora contro questa lumaca dalla
testa di coniglio. Penso che la signora brandisca una pala!
Ora per rispondere alla domanda.
Perché penso che i monaci abbiano
disegnato immagini così strane?
Lasciate che vi presenti Fratello
Bernardo. I suoi genitori non potevano permettersi di tenerlo così
lo hanno donato al monastero all'età di 5 anni. Quello è un
RAGAZZINO.
Man mano che cresceva, i monaci lo
assegnarono a diverse aree del monastero per vedere quali abilità
avesse. Bernardo scoprì presto di avere un'affinità per gli
animali, in particolare i muli e i cavalli dell'Ordine. Sperava di
essere assegnato alle stalle, prendendosi cura degli animali che
amava e che ricambiavano il suo amore.
Ma - i suoi superiori scoprirono che
aveva un piccolo talento per il disegno e questo segnò il suo
destino. Trascorreva la vita chiuso in casa, copiando qualunque opera
gli assegnassero. Bernardo avrebbe copiato senza pensarci un
manoscritto dopo l'altro, all'infinito. Invece di caldi animali
viventi, avrebbe toccato solo pelli secche.
Quindi, ai margini dei manoscritti e
nei minuscoli spazi dei
capilettera miniati,
sfogava le sue frustrazioni disegnando scene fantastiche e
immaginarie. Avrebbe deriso il cavaliere e lo scudiero che
cavalcavano i cavalli che desiderava tanto.
Forse Bernard immaginava sè stesso
come una lumaca - intrappolata nel guscio duro del monastero.
Guardo i piccoli disegni e sorrido, ma
con tristezza.