lunedì 28 febbraio 2022

Le donne ribelli per eccellenza

Artemisia Gentileschi, la pittrice italiana del '600 che si rifiutò di sposare il suo stupratore (peraltro giá sposato). Dovette affrontare un processo molto umiliante in cui fu accusata da falsi testimoni di aver provocato l'accusato e in cui il suo corpo nudo fu esposto alla vista del popolo, subì numerose visite ginecologiche umilianti e fu sottoposta a tortura perché ammettesse che era stata lei a provocare chi le aveva fatto violenza. Tuttavia vinse la causa e anche se lo stupratore ebbe una pena minima fu un processo epico, perché per la prima volta ad una donna furono riconosciuti i suoi diritti.



Ipàzia di Alessandria, la matematica, filosofa e astronoma dell'antica Grecia lapidata da una folla di cristiani fanatici perché non volle convertirsi alla religione cristiana (sí anche i cristiani uccidevano chi non si convertiva, come l'Isis oggi). Era di religione pagana ed un'ottima astronoma e matematica; a lei si devono l'intuizione che l'orbita del Sole fosse ellittica, l'idroscopio per la misura dei liquidi e gli studi che permisero al suo allievo Sinesio di costruire l'astrolabio, al punto che fu messa a capo della scuola di Alessandria. La sua ostinazione nel non volersi convertire, unita alle proteste degli ebrei, anche loro discriminati, fu la miccia che diede luogo al suo assassinio. Un predicatore di nome Pietro sobillò una folla di cristiani fanatici che la linciarono, fecero a pezzi il suo corpo ed infine la bruciarono, mica male per una religione che in teoria si basa sull'amore fraterno e la carità. Oggi é considerata una martire della libertà di pensiero.