Sulla carta la motivazione è l'accusa
di eresia, ma nella pratica il Papa temeva l'ordine templare per via
della grande ricchezza ed il grande potere che aveva acquisito, tanto
da essere una minaccia per la stessa Chiesa di Roma. Dunque si decise
di tagliarli fuori dal mondo cristiano con la scomunica e l'accusa di
eresia per poi poterli catturare ed eliminare ogni singolo componente
con grande facilità.
I templari erano i banchieri del tempo
perché quando un cavaliere diveniva templare tutti i suoi beni
mobili (soldi ed altro) diventavano parte del tesoro dell'ordine, i
templari usavano poi questo denaro per prestiti a commercianti e
nobili. Fornivano anche
un servizio di scorta armata (a
pagamento) per le merci o per chi doveva spostarsi in un altro luogo.
Il guadagno maggiore però era dovuto alle lettere di cambio, un
antenato degli assegni; se un commerciante o un nobile doveva
viaggiare e temeva di essere rapinato (era piuttosto frequente)
andava dai templari della sua città e, dopo aver depositato la somma
che intendeva portare con sé, riceveva dall'ordine una ricevuta
della somma versata. Arrivato a destinazione gli bastava portare il
documento ai templari del luogo e gli veniva restituito il denaro
versato, tranne una piccola percentuale. Con queste operazioni
finanziarie i templari divennero ricchissimi attirando le attenzioni
del re di Francia Filippo II il bello. Il re, che era quasi in
bancarotta, chiese al gran maestro dei templari di visitare il loro
castello e vedere il tesoro; alla richiesta del re di "prestargli"
il tesoro per risanare le finanze il gran maestro rifiutò e il re
per tutta risposta accusò i templari di stregoneria, sodomia e
idolatria mettendo d'assedio i loro castelli, imprigionandoli e
torturandoli. Chiese anche al Papa di sciogliere l'ordine e il Papa
di allora (Innocenzo III) dopo un'iniziale rifiuto acconsentì alla
richiesta poiché non voleva una guerra con la Francia. Alla fine
comunque il re non riuscì ad ottenere il tesoro perché i templari
riuscirono a metterlo al sicuro e lui stesso morì 6 mesi dopo
durante una caccia al cinghiale.