Con i termini Tregua di Dio e
Pace di Dio ci si riferisce a una serie di iniziative promosse
dalla Chiesa cattolica per cercare di imporre un limite al dilagare
della violenza attraverso l'applicazione di sanzioni spirituali. I
due movimenti, Tregua di Dio e Pace di Dio hanno origini temporali e
spaziali diverse ma finiscono per intrecciarsi nell'Europa medievale
dell'XI secolo. La pratica si diffuse in tutta l'Europa Occidentale
per sopravvivere in una qualche forma fino al XIII secolo.
L'azione della Chiesa si era resa
indispensabile per cercare di porre un freno a uno stato permenente
di violenza. Soprattutto in Francia dopo il collasso dell'impero
carolingio nel nono secolo, la situazione interna era, infatti,
diventata insostenibile a causa dei continui scontri tra i signori
locali e i vari feudatari che si contendevano il controllo del
territorio.
In area tedesca approdò decenni dopo
con il nome di Landfrieden.
La Tregua di Dio veniva fatta
coincidere, generalmente, con periodi di festività liturgiche o
giorni di particolare rilievo (come la domenica). Celebre violazione
di una tregua di Dio fu la battaglia di Bouvines del 27 luglio 1214,
una domenica appunto. Questa pratica troverà una propria
codficazione definitiva nei concili di Arles (1037-1041). Da quel
momento è fatto divieto ai signori di violare soprattutto le tregue
particolari durante le grandi fasi di liturgia Cristiana (Natale,
Avvento, Pasqua), nel nome del rispetto sacro e nel nome di quello
profano (sagre, mercati)..
La Pace di Dio o Pax Dei era invece un
atto di un'autorità religiosa locale che sotto pena di scomunica
dichiarava intangibili certi luoghi e che garantiva l'immunità ad
alcune categorie di persone (pellegrini, chierici, ecc.). Un Sinodo
che si è svolto nell'abbazia benedettina di Charroux sotto la guida
dell'arcivescovo Bordeaux e della Guascogna Gombald promulgò tre
canoni che decretavano una Pax Dei nel 989. L'atto fu sottoscritto
dai vescovi di Poitiers, Limoges, Périgueux, Saintes and Angoulême.