Nella balestra la corda non veniva tesa a mano come negli archi, ma c'era un meccanismo che tendeva la corda e la torceva fino a raggiungere il punto di massima tensione, dove veniva bloccata da un gancio.
C'erano meccanismi di caricamento di vario tipo, a leva, a martinetto o a crocco. La freccia veniva lanciata con un primitivo grilletto che rilasciava il gancio.
Vari tipi di balestre con diversi sistemi di caricamento.
La balestra aveva una portata e una precisione minore, ma in compenso aveva altri vantaggi rispetto all'arco: il primo è che la torsione della corda permetteva di imprimere maggiore forza nella freccia, che potevano anche perforare un'armatura in piastra d'acciaio, inoltre non dovendo tendere la corda a mano richiedeva meno forza da parte dell'utilizzatore rispetto all'arco.
La balestra avevo però il difetto di essere un'arma che richiedeva molto tempo per essere ricaricata, quindi i balestrieri spesso combattevano protetti da un grande scudo chiamato palvese. A volte i balestrieri combattevano in coppia con un soldato che reggeva lo scudo e una lancia, in modo da garantire maggiore protezione.