In parole povere perché era l'unica "classe" specificatamente preparata all'uso della violenza organizzata e quindi a fare la guerra; l'addestramento abbinato all'uso del cavallo li rendeva micidiali contro nemici non organizzati e non addestrati, tali da costringere a combatterli con altri "parigrado" cavalieri.
Quando le fanterie seppero unirsi con coesione e forti motivazioni e probabilmente anche un certo grado di addestramento poterono contrastarli (tra i primi esempi: Battaglia di Courtai); ma ci volle un lungo tempo per liberarsi della predominanza della cavalleria e restò comunque un corpo necessario almeno fino alla prima guerra mondiale.