Guardando le pitture medioevali di
cavalieri e battaglie, si resta colpiti dall’imponenza dei loro
destrieri. Equini maestosi che scatenavano il panico... ma in realtà
gli artisti si devono essere presi una bella
licenza poetica.

Lo rivela una ricerca condotta da
Helene Benkert, archeologa della
Università di Exeter,
che ha raccolto i dati provenienti da 171 sepolture
equine avvenute fra il 300 e il 1650 in Inghilterra intorno a
castelli e in siti di battaglie,
deducendo l’altezza al garrese.
Si evince che per tutto il Medioevo
l’altezza media dei cavalli da guerra si aggirasse intorno agli 1,3
metri, poco più di quella degli attuali pony, con gli esemplari
risalenti al periodo dell’invasione normanna del 1066 addirittura
più piccoli di quelli dell’epoca romana.
Solo dal 1600 l’altezza media dei
cavalli si alza a 1,4 metri, con punte di 1,7, che è quella di un
medio cavallo da sella odierno.
I ricercatori ritengono che le
dimensioni mini dei cavalli siano state causate dalla
fine dell’impero romano, che portò
all’abbandono delle pratiche di allevamento di cavalli da
guerra.
Soltanto dopo la fine del Medioevo gli
allevatori sembrano considerare come un tratto positivo anche
l’altezza del destriero, facendoli diventare
via via più grandi.