martedì 4 gennaio 2022

Un sovrano che fece uccidere il fratello ancora in fasce

Maometto II.




Nato ad Adrianopoli in Turchia nel 1432 dal sultano Murat II, salì sul trono dell’impero ottomano a soli 13 anni dopo l’abdicazione del padre e in via definitiva a 19 in seguito alla sua morte.

Immediatamente varò la cosiddetta legge del fratricidio, che autorizzava l’eliminazione dei possibili rivali al trono, familiari compresi.

Ne fece le spese, ancora in fasce, il fratello Ahmed.

All’età di 21 anni riuscì nell’impresa di conquistare Costantinopoli e ne fece la nuova capitale del suo impero.

Tollerante sul piano religioso, si circondò di artisti ed eruditi anche italiani come Gentile Bellini. Morì nel 1481.


lunedì 3 gennaio 2022

Perché l'impero ottomano non ha mai invaso l'Italia?

Volontà dei Turchi Ottomani era di conquistare entrambe le capitali dei Romani, per tanto si sforzarono per raggiungere e conquistare Roma, sennonché non ci riuscirono perché la via dei Balcani fu bloccata loro dagli Asburgo e quella del mare dagli spagnoli , genovesi e soprattutto dai Veneziani, che all'epoca erano la grande potenza del mare. Senza avere il dominio del mare era precluso ai Turchi attaccare l'Italia via mare.

Quando attaccavano l'Ungheria e l'Austria sempre qualche banda di razziatori turchi giungeva ai confini della Repubblica veneta.

Nel 1480 i turchi sbarcarono a Otranto, il punto più vicino alla Grecia, all'epoca in mano ai turchi.A Otranto volevano creare una testa di ponte per la conquista d'Italia, ma nel 1481 furono ricacciati. La disfatta turca all'assedio di Malta (1565) e soprattutto la cocente sconfitta navale nella Battaglia di Lepanto (1571) , che mostro pienamente l'enorme inferiorità militare della marina turca rispetto alla veneziana fece accantonare per sempre il progetto Ottomano di un attacco via mare all'Italia. Senza il controllo del mare era impensabile un attacco navale alla Penisola.


Immagine di una galeazza veneziana. Il terrore dei turchi.


Ai turchi restò solo l'opzione terrestre, ma per sviluppare un attacco via terra prima si doveva sconfiggere gli Asburgo e conquistare totalmente l'Austria, ma entrambe le volte i turchi fallirono nel loro intento (1525 e 1653).


domenica 2 gennaio 2022

I picchieri svizzeri erano davvero superiori ai cavalieri medievali nei duelli individuali ?

Gli svizzeri combattevano la cavalleria corazzata in fitti blocchi di picche. Il lavoro di squadra è il modo in cui vincevano.

A causa di quanto erano lunghe le loro picche, e quanto erano vicini, ogni cavaliere in carica affrontava almeno 10 picche appuntite, quando caricava i picchieri.

Con una disparità di 1-vs-10 per ogni cavaliere, non c'era modo per i cavalieri di sconfiggere le picche.

QUESTO è ciò che la cavalleria vedeva quando caricava i picchieri. Poiché i cavalli sono larghi, ogni cavaliere affrontava almeno 2 uomini sostenuti da 8 dei loro amici più vicini. Anche se un picchiere cadeva, gli altri dietro avrebbero fatto un passo nel vuoto, e se un cavaliere cadeva, gli svizzeri avevano i loro coltelli e spade pronti a finirlo.

Per chi non lo sapesse, gli svizzeri non facevano MAI prigionieri.




sabato 1 gennaio 2022

Cos'era l’acquetta di Perugia?

“Era facile sentir dire dai borghesi romani: Stasera starò a cena dai Borgia. Ma nessuno diceva: ieri sera ho cenato dai Borgia”.



Con l’inizio dell’età moderna, che in genere è considerato il 1492, si introdusse l’uso di veleni minerali come l’arsenico. In principio infatti i primi veleni erano di origine vegetale e animale, poi sono divenuti più sofisticati con gli sviluppi dell’alchimia e la nascita della chimica.

L’arsenico fu un killer silenzioso per secoli, che conduceva alla morte anche se somministrato più volte in piccole dosi, senza mostrare chiari segni di avvelenamento nelle vittime. Molte potenti famiglie della nostra penisola ne fecero il loro alleato.

Su tutti i Borgia, il cui marchio di fabbrica era la cantarella, una polvere bianca ricavata dalle urine o dalle viscere di maiale unite al veleno: una volta essiccata, non alterava il sapore della bevanda contaminata, ma spediva dritti all’altro mondo in 24 ore, dopo atroci sofferenze. L’ intruglio era noto anche come “acquetta di Perugia.

Papa Alessandro VI (1431-1503) e il figlio Cesare (1475-1507) erano soliti invitare a cena vescovi e cardinali e servirli con vino così corretto al fine di appropriarsi delle loro ricchezze.


giovedì 30 dicembre 2021

Cortés tradì tutti gli aztechi?

Come è noto, Hernan Cortés in poco più di due anni (1521-22) conquistò tutto il Messico e distrusse l'impero degli Aztechi, alleandosi con tutte le popolazione scontente del loro dominio. Probabilmente solo con una persona del popolo azteco si dimostrò fedele e riconoscente: con Malinche.



Era una traduzione di Montezuma il donare ai suoi ospiti più illustri delle giovani da “compagnia”. Il 15 marzo 1519 a Cortés furono offerte 19 ragazze, che lui fece immediatamente battezzare. Per la cultura spagnola era infatti lecito il concubinato, a patto che le amanti fossero cristiane.

Tra esse c’era la splendida diciannovenne Malinche, nata da una nobile famiglia, ma caduta in disgrazia alla morte del padre, il governatore dell’importante città di Paynalla. La madre si era risposata e in combutta col nuovo marito, si era sbarazzata di lei vedendola come schiava.

Parlava il nahuatl, oltre alla lingua maya, e quando imparò anche lo spagnolo, il conquistador le chiese di diventare la sua interprete. In cambio le avrebbe combinato un prestigioso matrimonio, dato grandi ricompense e donato la libertà.

La donna, divenuta la sua amante, gli partorì un figlio, battezzato Martin (1523-1595). Ebbe un ruolo decisivo: si trasformò in una spia, rivelandogli anticipatamente molti agguati, e fu una diplomatica, traducendo al re Montezuma i principali dogmi del cristianesimo e sottolineando quanto fosse auspicabile che gli indios si sottomettessero a Carlo V.

Cortés rinunciò a lei solo quando fu raggiunto dalla moglie legittima, ma mantenne le promesse. Le donò la libertà e le assicurò un’ottima posizione sociale attraverso il matrimonio con Juan Jaramillo, un nobile hidalgo.

I due si stabilirono a Città del Messico ed ebbero una bambina, Maria. A Malinche non fu permesso di tenere con sé Martin, che fu affidato alle cure di un cugino di Cortés.


mercoledì 29 dicembre 2021

Galvarino è stato guerriero più temerario di sempre?

È sicuramente al primo posto nella mia classifica personale.

Galvarino è stato un guerriero Mapuche del '500 a cui gli spagnoli mutilarono entrambe le braccia. Tornato al villaggio, si fece medicare e si fece legare alle braccia delle lame, con le quali tornò a uccidere gli invasori.

Dopo aver devastato gli imperi aztechi e Inca, i conquistadores spagnoli decisero di sottomettere le tribù di nativi conosciute come Mapuche.

Galvarino, insieme ad altri 150 combattenti, fu catturato per ordine del governatore Garcia Hurtado de Mendoza, che condannò i prigionieri alla mutilazione.



Eseguita la sentenza, i prigionieri furono liberati. Quando il nostro eroe fece ritorno all'accampamento, mostrò le orribili mutilazioni gridando giustizia e vendetta.

Fu allora nominato comandante di uno squadrone, e non potendo utilizzare armi decise di far legare delle lame alle sue braccia mutilate.

Guidò i combattenti della propria tribù nella battaglia di Millarapue. Pur riuscendo a uccidere qualcuno, gli spagnoli vinsero la battaglia e Galvaino fu fatto di nuovo prigioniero.

Il poeta Ercilla riuscì a convincere Mendoza a risparmiargli la vita, ma Galvanino rispose: "Preferisco morire piuttosto che aver salva la vita da voi. Merito la morte per non essere stato in grado di farvi a pezzi con i miei denti." e fu così ucciso.



martedì 28 dicembre 2021

Perché nel mondo antico il viola era ritenuto prezioso?


Nel mondo antico il colore viola era ritenuto prezioso e riservato alle famiglie reali.

Questo era dovuto al fatto che il pigmento necessario per realizzarlo, la porpora, si estraeva da una lumaca di mare estremamente rara, tanto che il suo valore per grammo equivaleva a quello dell'oro.

Ne servivano 250.000 per produrre una sola oncia di tinta!

Il commercio della porpora era particolarmente florido nella città di Tiro, nell'attuale Libano.

Dopo la caduta dell'impero Bizantino, nel XV secolo, l'utilizzo del viola ad uso esclusivo dei reali incominciò a venire meno, ma comunque il colore rimase un privilegio per pochi fino a metà del 1800, quando le prime tinture sintetiche giunsero sul mercato.