venerdì 6 maggio 2022

Il Papa che ha recato più danni alla Chiesa

 




E' Bonifacio VIII.

Eletto Papa dal 1294 — esercitando, si dice, grosse pressioni sul papa precedente — si oppose fermamente al Re di Francia Filippo Il Bello quando questi provò a revocare l'immunità della chiesa. L'immunità non era roba da poco: permetteva alla Chiesa di essere esentata dalle tasse a dalla giustizia regia. Bonifacio VIII non aveva un bel carattere: quando il Re tassò il clero francese per ripagarsi delle recenti guerre, Bonifacio minacciò una scomunica. Bonifacio, come tanti altri papi, sosteneva che il potere del Re dovesse stare sotto quello del Papa: egli era spregiudicato, violento e orgoglioso. Ed era odiato da molti comuni italiani e dai cardinali di mezza Europa.

Filippo il Bello si stufò presto. Inviò a Roma il consigliere di stato Guglielmo di Nogaret che sfidò il Papa schiaffeggiandolo con il suo guanto di ferro e facendolo imprigionare. Le accuse a Bonifacio erano grosse: omicidio del Papa suo predecessore (al fine di prenderne il posto), frode e simonia (compravendita di cariche sacre). Tuttavia, il Papa riuscì a tornare a Roma. Ma qui dovette scontare l'umiliazione dello schiaffo (che molti dicono sia stato piùttosto uno schiaffo morale) nonché problemi di salute ai reni e la gotta. Dopo che morì, Filippo il Bello ne organizzò il processo post-mortem. Inutile dire che il Re di Francia si sbizzarrì: 28 furono i capi di imputazione: si passò dall'accusa di sodomia a quella di aver avuto dialoghi con il diavolo, di cui il papa era fedele servitore. In ogni caso, il Re di Francia riuscì ad affermare la forza del Regno sulla Chiesa. Chiesa che si vide addirittura costretta ad abbandonare Roma: per circa 70 anni il papato venne trasferito ad Avignone, in Francia. La famosa cattività avignonese fu per la chiesa un dramma a livello economico: più tasse e meno entrate, oltre che un deterioramento dell'immagine causato dal infamante processo.

Insomma, Bonifacio VIII, che voleva porre la Chiesa al di sopra di tutto, Re laici compresi, finì per danneggiarla, "regalandole" un esilio di quasi 70 anni.


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