martedì 28 dicembre 2021

Perché nel mondo antico il viola era ritenuto prezioso?


Nel mondo antico il colore viola era ritenuto prezioso e riservato alle famiglie reali.

Questo era dovuto al fatto che il pigmento necessario per realizzarlo, la porpora, si estraeva da una lumaca di mare estremamente rara, tanto che il suo valore per grammo equivaleva a quello dell'oro.

Ne servivano 250.000 per produrre una sola oncia di tinta!

Il commercio della porpora era particolarmente florido nella città di Tiro, nell'attuale Libano.

Dopo la caduta dell'impero Bizantino, nel XV secolo, l'utilizzo del viola ad uso esclusivo dei reali incominciò a venire meno, ma comunque il colore rimase un privilegio per pochi fino a metà del 1800, quando le prime tinture sintetiche giunsero sul mercato.


lunedì 27 dicembre 2021

Qual è la differenza tra l'antisemitismo medievale e l'antisemitismo nazista?

Il termine "antisemitismo" riferito al Medioevo è fuorviante, se riferito all'Ottocento è a dir poco ambiguo.

Intanto perché con "semiti" si intendono molti popoli, lingue e religioni diverse. Non solo gli ebrei rientrerebbero nella categoria, ma anche la maggior parte di quelli che consideriamo "arabi" oltre a molti popoli dell'antichità come i Fenici e le loro colonizzazioni.

Annibale Barca, in quanto cartaginese, era a tutti gli effetti un semita.

Quindi sarebbe più opportuno il termine "antiebraismo" se non che, almeno in italiano, anche il termine "ebreo" è ambiguo, dato che ci si riferisce tanto al popolo antico, quanto alla religione.

Quando il Cristianesimo (nato peraltro dallo stesso ebraismo) divenne religio licita e poi, con Teodosio, l'unico culto ammesso, i problemi con gli ebrei si intensificarono.
Al di là di alcune considerazioni degli stessi Padri della Chiesa sugli ebrei (che sarebbero comunque da collocare nel loro contesto e non travisare in chiave contemporanea), la percezione era comunque negativa.
Gli ebrei venivano accusati senza giri di parole di deicidio, un po' prendendo alla lettera alcuni brani evangelici, un po' per differenziare ulteriormente il Cristianesimo dall'Ebraismo.
Va infatti detto che, per un Romano o Greco, gli ebrei e i primi cristiani erano quasi indistinguibili per loro, e venivano disprezzati allo stesso modo.

Nel Medioevo va però detto che, eccettuate sporadiche persecuzioni (del resto a carattere locale e quasi mai avallate dalla autorità), raramente si assistette a episodi di più larga scala, almeno fino alla soglie dell'Età Moderna.

Data l'estrema frammentazione politica del Mondo medievale è impossibile fare affermazioni che siano valide unanimemente. In termini molto generali si può dire che quasi sempre le autorità mantennero una posizione piuttosto precisa: tolleravano gli ebrei e in molti casi li proteggevano, tuttavia li consideravano un gradino sotto i sudditi cristiani, proibivano ovviamente le conversioni alla loro fede e, in alcuni casi, li costringevano ad alcune limitazioni, non imposte ad altri sudditi.

Una di queste fu ad esempio chiuderli forzatamente in ghetti, obbligarli a indossare vesti specifiche in modo da renderli immediatamente riconoscibili o costringerli a fare solo determinate professioni, perlopiù proibite ai cristiani.
Fu così che gli ebrei europei si dovettero giocoforza specializzare in alcuni particolari campi, come il prestito a interesse (per i cristiani era teoricamente proibito perché assimilato all'usura), il commercio di stracci e, in seguito, il taglio e commercio di diamanti ecc.
Molte di queste attività peraltro associate alla ricchezza non fecero altro che creare ulteriori malumori per i cristiani, addossando agli ebrei tutti gli stereotipi che ancora oggi hanno, come avidità, cupidigia e usura.



Grossomodo fu questa la situazione per tutto il Medioevo che cambiò poco con la Riforma Protestante. Da segnalare soltanto l'espulsione di ebrei e musulmani dai regni di Castiglia e Aragona da parte dei sovrani cattolici e le affermazioni dello stesso Lutero che si scagliò con veemenza contro gli ebrei


Lutero antisemita?

Nella tragica vicenda della Shoah, che viene ricordata in questi giorni, si intrecciano molti fattori di natura politica, sociale, psicologica su cui sono state condotte ampie analisi. Il fatto che questa terribile pagina di storia abbia avuto come epicentro la Germania, che spesso viene identificata con il protestantesimo luterano, ha suggerito a molti che si debba riscontrare un nesso causale fra Lutero e l’antisemitismo. C’è chi ha spinto questa connessione sino a parlare di un Lutero precursore di Hitler. Il prof. Daniele Garrone, docente alla Facoltà valdese di teologia a Roma, ha aperto quest’anno i corsi con una prolusione su questo tema verificando l’attendibilità della tesi.

Di tutt'altra matrice fu invece l'antisemitismo "scientifico" di fine 800 che vedeva gli ebrei (e non solo loro) come un popolo inferiore e a cui attingerà a piene mani Hitler e il suo Nazionalsocialismo.

I tedeschi di allora erano convinti che l'ebraismo fosse più una razza (inferiore) che una religione. Quindi non bastava che un ebreo rinnegasse la sua fede religiosa per essere salvo, perché sempre di "razza ebraica" rimaneva.
Inoltre c'è da aggiungere che le leggi razziali furono graduali: non si arrivò che alla fine con la Soluzione Finale e i campi di concentramento.
All'inizio ci fu più una sorta di apartheid, nel quale agli ebrei vennero negati alcuni diritti, venne proibito loro di insegnare o di esercitare determinate professioni, furono obbligati a portare una stella gialla per distinguersi dagli ariani, ecc.
Non era piacevole, certo, ma non era molto diverso rispetto alle discriminazioni a cui gli ebrei, specie nell'Europa Orientale, furono sottoposti fin dal Medioevo.
Per cui gli ebrei, finché fu loro consentito, preferirono sopportare queste angherie e continuare a ritrovarsi, praticare i propri culti e seguire le proprie tradizioni.

A pesare ancora di più in senso negativo sugli ebrei fu l'accusa di aver fatto perdere la guerra alla Germania (il Primo Conflitto Mondiale) costringendola alla resa quando avrebbe potuto resistere e forse vincere.
Secondo queste teorie mai suffragate, furono i generali tedeschi di religione ebraica a spingere per l'armistizio con gli Alleati, mentre il grosso della popolazione avrebbe preferito combattere ancora.
In questo caso gli ebrei furono tacciati altresì di tradimento, aumentando i capi di accusa nei loro confronti.


domenica 26 dicembre 2021

Quale documento ha diviso la Chiesa?



Per 600 anni i Papi hanno usato la Constitutum Constantini, "Donazione di Costantino", a sostegno della legittimità del potere temporale.

Stando a questo documento, Costantino avrebbe donato alla Chiesa metà dell'impero, Roma e le regioni d'Occidente, nel 315 d.C. in segno di gratitudine per essere guarito dalla lebbra.


Il documento confermava l'autorità spirituale della Sede Romana su tutte le chiese della Terra, e le conferiva autorità "temporale" su Roma, l'Italia e il mondo occidentale.

Quelli che avessero tentato di rovesciare tale dominio dovevano "bruciare in inferno e perire col Demonio e tutti gli empi".

L'autorità della donazione rimase indiscussa fino al XV secolo. Poi, Nicola di Cusa (1401 - 1464), il più grande studioso di questioni ecclesiastiche del suo tempo, fece notare che il vescovo Eusebio di Cesarea, contemporaneo di Costantino e suo biografo, non aveva menzionato il dono dell'imperatore.

Anche l'umanista Lorenzo Valla, che lavorò nella biblioteca vaticana, dimostrò la falsità del documento.

Questa curiosa "donazione" fu prodotta probabilmente nel 760, più di quattro secoli dopo la morte di Costantino, a Roma, e senza grande ingegno: per esempio, dichiarava l'autorità della Santa Sede su Costantinopoli prima che questa fosse stata fondata!


sabato 25 dicembre 2021

Da dove deriva l'espressione "hip, hip, hurrà!"?



La prima versione di questo grido di trionfo fu adottata dai crociati nel medioevo.

Si pensa che "hip" sia una corruzione di "hep": "Hierosolyma Est Perdita", cioè "Gerusalemme è caduta".

"Hurrà!" potrebbe venire dall'antica esclamazione della Slovenia Hu-raj!, cioè "in Paradiso!", grido con cui venivano messi a morte i nemici dei cristiani.


venerdì 24 dicembre 2021

Quale battaglia storica è stata un massacro a causa dell utilizzo di nuove scioccanti armi?

 Tenochtitlán 1521, un assedio navale sul lago che circondava la città, gli spagnoli costruirono 13 piccoli brigantini con un cannone a prua e affondarono tutte le canoe degli aztechi, più di 3000.




giovedì 23 dicembre 2021

Un fatto incredibile

Filippo IV il Bello, nella volontà di distruggere l’Ordine dei Templari con il quale era tremendamente indebitato, fece bruciare al rogo il grande maestro Jacques de Molay, il 18 Marzo del 1314.

Quando il grande Maestro vide il rogo, chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale e disse:

Vi prego di lasciarmi unire le mani per un’ultima preghiera. Morirò presto e Dio sa che e’ ingiusto. Ma io vi dico che la disgrazia cadrà su coloro che ci condannano ingiustamente.”

E poi rivolgendosi al papa Clemente V e al re Filippo il Bello aggiunse “Vi affido entrambi al tribunale di Dio, tu Clemente nei prossimi 40 giorni e tu Filippo prima della fine dell’anno”.

Pare, inoltre, che rivolse ulteriori parole volte a maledire tutta la stirpe di Filippo il Bello, fino alla 13esima generazione.

La predizione di Jacques de Molay si realizzò in breve tempo, poiché il papa Clemente V morì un mese dopo e il re Filippo il Bello fu vittima, nello stesso anno, di un incidente di caccia a Fontainebleau.

La maledizione sembra essersi protratta, nel corso dei secoli, con la decapitazione di Luigi XVI, discendente della tredicesima generazione di Filippo IV.

La leggenda narra che il boia disse:

"De Molay è vendicato"

Fu così che si arrivò all’apice della Rivoluzione Francese, nel 21 gennaio del 1793.

Pensa quanto questo fatto incredibile abbia fatto saltare la testa a Luigi XVI.


mercoledì 22 dicembre 2021

Un atto di crudeltà umana poco conosciuta ma estremamente inquietante

Simulazione di annegamento



Risalente all’inquisizione spagnola, la crudeltà di questa tortura non deriva dal dolore provocato, bensì dalla sensazione di sentirsi morire. Il malcapitato viene immobilizzato in posizione supina, inclinato in modo da avere i piedi più in alto della testa. Una volta immobile, il suo viso viene ricoperto da un panno e gli viene versata acqua in modo continuo, invadendo le vie respiratorie.