venerdì 5 novembre 2021

Chi è una figura storica o politica che non è generalmente ben conosciuta, ma merita di esserlo?

Immagina di essere un ragazzo robusto ed un nobile signore, noto per essere un tiranno, decide di giustiziare a caso tre contadini per "mostrare a quei contadini chi comanda". Non ha un carnefice ufficiale presente, quindi ti sceglie tra la folla per impiccare gli uomini. Ora sei un carnefice ufficiale. Questo accadde al padre del giovane Franz Schmidt nei primi anni del 1500.



In questi giorni, essere un carnefice era un grosso problema. Era una posizione che ti rendeva temibile e impressionante, ma allo stesso tempo, una posizione che veniva considerata con molto stigma. Lo stigma era così grande che non potevi più lavorare in nessun altro campo. Né potrebbero i tuoi discendenti. Così Heinrich, il semplice artigiano, divenne un carnefice. Ed è stato costretto a portare con sé il suo bambino Franz al lavoro: un bel legame padre-figlio, uccidendo, torturando e mutilando le persone, insieme, che salute!


Heinrich muore alla fine e il giovane Franz assume ufficialmente il lavoro. Suo padre era già un uomo grande e forte, scelto per la sua stazza, ma il giovane Franz è ancora più grande e più forte del vecchio. Egli eccelle nel suo lavoro. E quando ha poco più di vent'anni, ha sposato la figlia del 'capo carnefice', assumendo quella posizione non molto tempo dopo, quando il vecchio va in pensione. Ora è il carnefice più importante della regione di Neurenberg. Franz ha sette figli e diventa un membro amichevole della comunità. Si diletta di medicina a parte, studiando nel tempo libero.


In poco tempo, Franz Schmidt diventa un cittadino di successo. Tiene un diario in cui descrive tutte le sue esecuzioni, inclusi casi di tortura di persone, taglio di mani, dita e altre parti del corpo in punizioni fatte per adattarsi a determinati crimini specifici - puoi indovinare quali parti del corpo mancherebbero presto a un ladro o uno stupratore ! — e annotando anche per quale crimine ogni persona veniva torturata o uccisa. Il suo diario è tra i pochi di questi diari sopravvissuti fino ad oggi e offre uno scorcio dettagliato e affascinante della vita di un carnefice del tardo medioevo.

Quando ha circa sessant'anni, Franz va in pensione. E ora arriva la svolta più interessante di una vita, la sua ultima storia di redenzione: Franz Schmidt, dopo aver praticato la medicina per decenni, ora diventa un medico a tempo pieno. Serve in questa veste per quasi vent'anni, prima di morire all'età di quasi 80 anni. Si stima che, oltre a uccidere circa 300 criminali accusati e ad amputare parti del corpo di altri 300, abbia salvato la vita a oltre 10.000 persone come medico.


giovedì 4 novembre 2021

Cosa sembra innocuo ma può ucciderti facilmente?

La tortura della goccia d’acqua

L’essere umano nella storia ha compiuto gesti atroci, anche contro i suoi simili. C’è qualcosa peggio dell’omicidio? Forse la tortura.
Quando sentiamo parlare di torture ci viene subito in mente la caccia alle streghe iniziata dalla Chiesa che fece migliaia di morti; ma la tortura ha origini antichissime e, purtroppo, ancora oggi viene largamente usata in segreto in tutti i paesi.
Contrariamente a quanto pensano alcuni, la tortura non ha lo scopo di uccidere il malcapitato, al contrario: nel medioevo uccidere una presunta strega sotto tortura significava trasformarla in martire e dover ammettere di aver sbagliato perché senza confessione la vittima era considerata innocente. Le cose non sono cambiate e si può dire lo stesso oggi.
Ma allora qual è lo scopo della tortura? Gli scopi sono principalmente due ( il puro divertimento non lo considero uno scopo):
– ottenere la confessione di un prigioniero: magari informazioni segrete del proprio governo, o anche solamente delle “false informazioni”, magari studiate apposta per screditare il nemico;
– causare nella vittima danni fisici ( ma solitamente più psicologici) al punto da renderla inutile o screditare ogni possibile sua dichiarazione: portare una persona alla pazzia o alla confusione era ed è uno dei metodi più efficaci per coprire i propri crimini e ridurre drasticamente la credibilità della vittima.
Tra i peggiori torturatori, sembrerà strano, ci sono gli asiatici e in particolare i cinesi; anche la tortura di cui vi sto per parlare viene della “cinese”, anche se il primo a descriverla fu l’italiano Ippolito de’ Marsili nel XV secolo.
Tra le centinaia di torture possibili io vi parlerò di una molto lunga, che in realtà non faceva affatto male, ma che aveva un effetto devastante collaterale ( sia fisico che psicologico).
E’ chiamata “tortura della goccia di acqua” perché il prigioniero veniva legato a una sedia ( o comunque immobilizzato) e sulla sua testa da una certa altezza gli venivano fatte cadere delle gocce di acqua fredda sulla testa, sempre nello stesso punto e ad interventi regolari. La tortura andava avanti giorni, a volte settimane, e per tutto quel tempo veniva sempre colpito dalla solita goccia. sempre allo stesso punto, provocando sempre la stessa sensazione…



Solitamente si faceva cadere la goccia sul capo o sulla nuca del prigioniero perché quelli sono punti molto sensibili che trasmettono velocemente le sensazioni al cervello; per far questo la testa del malcapitato era tenuta ferma con ganasce o immobilizzata con macchinari apposta

e poi era solo questione di tempo, di molto tempo…
Si pensava che, come succede nelle grotte o in fondo alle cascate in cui l’acqua erode la roccia, analogamente la goccia a lungo andare la goccia potesse danneggiare il cranio fino a formare un buco: in effetti non è così perché per far ciò ci vorrebbero secoli con una sola goccia.
Tuttavia una goccia di acqua che cade ritmicamente impediva al prigioniero di rilassarsi e di dormire; perfino riflettere nel tempo diventava difficile e a lungo andare, essendo quasi sempre acqua fredda, causava brividi e poteva danneggiare l’organismo. La posizione forzata poi causava problemi di circolazione e dolori muscolari.
Si trattava di una tortura devastante che portava alla pazzia del soggetto, ammesso che resistesse ai forti dolori dei crampi e delle posizioni scomode in cui veniva solitamente messo.
Non è facile immaginare quanto malvagia fosse, ma pensate ad una camera silenziosa in cui ci siete solo voi ( i prigionieri che venivano sottoposti a questa atrocità erano lasciati giorni e giorni in grotte umide e buie), bloccati e con una goccia che vi cade addosso ogni tot secondi: nessuno vi può sentire, non c’è speranza che l’acqua si fermi, ne che qualcuno vi liberi se gli diciate ciò che vuol sapere ( perché in realtà lo scopo di questo trattamento era solo far impazzire il prigioniero); e venite abbandonati lì, nel buio completo, per giorni e giorni…
La tortura della goccia d’acqua è stata descritta in molti romanzi del XVIII e XIX SECOLO, anche se è probabile che non sia stata applicata molte volte per via del troppo tempo che necessitava. In ogni caso è sicuramente una delle peggiori torture di tutti i tempi.


mercoledì 3 novembre 2021

Quali sono gli eroi nazionali meno eroici e più ‘romanzati’?

Guglielmo Tell, eroe nazionale svizzero, molto probabilmente non è mai esistito



La stessa cosa si può dire di Alberto da Giussano, mitico fondatore della Lega Lombarda e considerato simbolo di lotta contro l'invasore da patrioti risorgimentali, fascisti e leghisti vecchio stampo.

El Cid Campeador ossia Rodrigo Diaz de Bivar eroe nazionale spagnolo, condottiero e politico fu invece un personaggio storico davvero esistito



Anche se ingigantite dall'epica, molte sue gesta furono reali: prese parte direttamente ad alcune battaglie e, grazie al suo piccolo feudo, costituì per anni l'ago della bilancia tra i piccoli regni iberici, spesso rivali tra loro.

Durante il Franchismo rappresentò la sintesi dell'anima spagnola: fiera, coraggiosa e cattolica.

In realtà fu un mercenario che combatté spesso per il miglior offerente. Non disdegnò infatti di allearsi anche con Stati musulmani per combattere quelli cristiani.


martedì 2 novembre 2021

Nel Medioevo la lebbra era diffusa?




Sfortunatamente, sembra che siano stati i Crociati ad aver portato la lebbra in Europa.
La gente medievale era terrorizzata da questa malattia e trattava le sue vittime come - beh - come lebbrosi. Le leggi richiedevano che i lebbrosi trasportassero degli oggetti che facessero rumore, come dei battenti o dei corni per avvertire la popolazione che stavano arrivando.


Si dovevano indossare abiti speciali, compresi dei "guanti" in pelle. Dovevano marcare i loro vestiti in modo distintivo.
Gli era proibito entrare in alcune città e ne venivano allontanati alle porte d'ingresso. Non potevano entrare nelle chiese ed erano costretti ad ascoltare la messa da un "agioscopio", una fessura nei muri delle chiese che consentiva loro di ascoltare le parole del sacerdote.
Mantenere i lebbrosi a distanza era molto importante per i timorosi.
I lebbrosi che chiedevano la carità portavano una tavoletta con una ciotola appesa a un'estremità. In questa maniera chiedevano la carità mantenendosi a debita distanza da chiunque poteva far cadere una moneta o un pò di cibo nella ciotola.
Come migliaia di altri pellegrini del tempo, e come narrato da Chaucer nei suoi "Racconti di Canterbury", i lebbrosi si recavano nei santuari sperando di stare meglio, se non addirittura di guarire. Canterbury in Inghilterra era uno di questi santuari.
I lebbrosi spesso "si accampavano" in campagna, ma alla fine alcune case religiose iniziarono a specializzarsi nella cura di queste sfortunate persone. Da qui sarebbero nati gli ospedali, le cliniche, i dipartimenti governativi, ecc. che aiutano e sostengono le persone in difficoltà oggi.
La vita di un lebbroso era di solito breve e brutale - eccezionalmente brutale per un periodo che poteva essere brutale comunque.


lunedì 1 novembre 2021

Riccardo Cuor di Leone e il Saladino si scontrarono in una delle battaglie più epiche della storia, durante la terza crociata. Come si svolsero gli eventi e come mai Saladino riuscì ad avere la meglio?

Riccardo Cuor di Leone in marcia verso Gerusalemme


In breve: fu la strepitosa ascesa di Saladino e l'unificazione di buona parte del mondo musulmano a permettere ai Saraceni di riconquistare la quasi totalità dei territori che avevano formato gli Stati latini in Terrasanta, e soprattutto la sua capitale Gerusalemme.

Fu un colpo durissimo per i cristiani d'Europa che, a seguito di un accorato appello di papa Gregorio VIII, si accinsero a organizzare una nuova crociata (la terza).

Il primo ad aderire fu l'imperatore Federico Barbarossa, che partì alla volta di Gerusalemme nel maggio 1189. Il suo esercito era così vasto che non si riuscì a organizzarne il trasporto via mare, e il tragitto via terra non fu fortunato. L'imperatore morì annegato durante il guado del fiume Saleph, nel Sud della Turchia, e la maggior parte del suo esercito fu sopraffatta da un'epidemia di peste…

Nell'estate successiva il neo re d'Inghilterra Riccardo I (Cuor di Leone) partì a sua volta per la Terrasanta. Ad Acri, il re si unì al re di Francia Filippo II a Leopoldo V d'Austria, con i quali conquistò la città.

Tuttavia divisioni interne al fronte crociato portarono alla prematura partenza del re di Francia per l'Europa, lasciando il campo e l'iniziativa tutta a Riccardo. Seguì l'epica Battaglia di Arsuf che vide sconfitti i saraceni. Il problema è che nuovi dissidi interni ai crociati, dettati dai diritti all'alquanto ipotetico titolo di re di Gerusalemme, minarono la coalizione cristiana. Dopo alcune battaglie non decisive e un tentativo di Riccardo di assediare Gerusalemme, si giunse, un anno dopo Arsuf, a un accordo che concedeva ai pellegrini cristiani l'accesso alla Città Santa, che tuttavia dovette rimanere sotto il controllo islamico.

Una chicca per gli appassionati di storia, un interessante scambio epistolare fra Riccardo Cuor di Leone e Saladino:

Riccardo a Saladino

I musulmani e i franchi sono entrambi sfiniti. La terra è in rovina, completamente distrutta da entrambe le parti. Le proprietà e le vite da entrambi i lati sono distrutte. Detto ciò, ora tutto ciò di cui dobbiamo parlare è Gerusalemme, la Santa Croce e queste terre. Gerusalemme è il centro della nostra adorazione alla quale noi non rinunceremo mai, anche se dovesse rimanere uno solo uno di noi. Quanto alle terre, ci sia restituito ciò che è da questa parte del Giordano; e ci sia restituita la Santa Croce, cioè ciò che per te è solo un pezzo di legno senza nessun valore, ma che per noi è molto importante: lascia che il sultano la ceda a noi. Allora potremo fare la pace e riposarci da questo costante conflitto.


La risposta di Saladino

Gerusalemme è nostra tanto quanto vostra. Anzi, per noi è più grande di quanto non lo sia per voi, poiché è lì che il nostro Profeta venne nel suo Viaggio Notturno e raggiunse il luogo degli angeli. Che il re non pensi che ci arrenderemo, perché non siamo in grado nemmeno di pronunciare una parola in tal senso tra i musulmani. Per quanto riguarda la terra, originariamente essa era anche nostra. La vostra conquista è stata un incidente inaspettato a causa della debolezza dei musulmani in quel momento. Mentre la guerra continua, Dio non ti ha permesso di costruire qui nemmeno una pietra. Dalle terre nelle nostre mani noi, grazie a Dio, possiamo nutrirci dei loro prodotti e trarne il nostro beneficio. La distruzione della Santa Croce sarebbe ai nostri occhi una grande offerta a Dio, ma l’unica ragione per cui non ci è consentito di spingerci così oltre, è che dal suo possesso potrebbe derivarne qualche vantaggio più utile per l’Islam.


domenica 31 ottobre 2021

Le battaglie medievali erano così brutali come vengono rappresentate nei film?

In Assassin's Creed Valhalla i combattimenti saranno brutali ...



Il medioevo è un periodo molto lungo, quasi un millennio, e con una grande variabilità anche solo all’interno del continente europeo. Per cui qualsiasi cosa si scriva in risposta a questa domanda, si finirà per essere imprecisi.
In molti casi, soprattutto in Italia, si trattava di esigui eserciti di mercenari, il cui obiettivo era misurare le rispettive forze ed evitare per quanto possibile una morte prematura. In Francia nell’alto medioevo si trattava di confronti tra nobili che si conoscevano da anni e che normalmente arrecavano più danni al territorio che a se stessi, credo che ad un certo punto il Papa dovette minacciare di scomunica i cavalieri che bruciavano le case ai contadini per stanare i rivali. La cattura del rivale era molto più ambita dell’uccisione, dato che poteva dare luogo ad un riscatto.
Diverso è il caso della frontiera orientale, dove i confronti con Parti, Arabi, Mongoli ed Ottomani furono estremamente cruenti, vista la natura esistenziale dei conflitti.
Diverso ancora il caso delle battaglie in Asia orientale, dove il numero di morti in battaglia arrivò ad eguagliare le perdite dei conflitti moderni.
Una cosa che difficilmente si desume dai film è che i soldati entravano in battaglia molte volte ubriachi, al fine di sopprimere l’istinto di conservazione che li avrebbe spinti a scappare.
Inoltre durante la classica battaglia medioevale di fanteria le spade non venivano inizialmente sguainate, il primo impatto veniva portato per quanto possibile con armi più economiche e d’impatto come mazze e asce o con picche e lance, le spade invece venivano generalmente utilizzate per letteralmente tagliare le gambe all’esercito in fuga. Per questo motivo i reperti ossei mostrano crani frantumati e tibie tagliate nella parte posteriore.
Da notare anche ciò che provavano i soldati in mezzo alla mischia, sudore, urina, escrementi, sangue, interiora, tutto questo era presente in un campo di battaglia. E comunque gli scontri non erano singoli duelli ma uno scontro generale in cui bisognava uccidere per non essere uccisi, e uccidere il più velocemente possibile e con qualsiasi mezzo, senza riguardi per il nemico.

sabato 30 ottobre 2021

Perché i boia medievali indossavano maschere?

La risposta breve è che i carnefici medievali non indossavano maschere.
Basta guardare queste rappresentazioni medievali di esecuzioni:





L'immagine di Hollywood di carnefici medievali o dei primi anni moderni che indossano cappucci o maschere neri non si trova da nessuna parte in nessuna arte o racconto del periodo: è un mito.
Nell'Inghilterra del diciottesimo secolo i carnefici non solo non indossavano maschere, erano in realtà celebrità, con i fan tra le folle enormi che guardavano le esecuzioni. Fu solo nel tardo diciannovesimo secolo, quando le esecuzioni cessarono di essere spettacoli pubblici e divennero tragedie deplorevoli ma necessarie che i carnefici diventarono più anonimi e iniziarono a indossare maschere durante l'esercizio delle loro funzioni.


Hollywood, che tende a sbagliare praticamente tutto sulla storia pre-moderna, supponeva semplicemente che i carnefici avessero sempre indossato delle maschere. E un boia mascherato crea un'immagine più drammatica in una scena di morte rispetto ai soldati o agli ufficiali in abiti normali che troviamo nel materiale originale.
Come tante altre cose sul Medioevo, questo è un altro mito.