Carlo Magno, Re dei Franchi e
Imperatore del Sacro Romano Impero.
Si dice che fosse molto alto e
corpulento, che mangiasse un'intero prosciutto di vitello cotto e
quantità di carne esagerata.
Una volta tirò un cazzotto ad un
prigoniero sassone (popolo di cui fece carneficina, ne fece ammazzare
circa 100.000), staccandogli la testa.
Un'altra volta, sempre con un pugno,
penetrò nel ventre di un nemico danese, sbudellandolo.
Un'altra volta ancora, messosi il
famoso elmo cornuto dei nordici, fece a cornate con un toro della
Catalogna e lo ferì mortalmente.
Ancora, un giorno di fece legare ad
ambo le braccia due cavalli e con la sua trazione li face arretrare
fino al suo corpo (ebbe un po' di difficoltà col braccio destro, lui
era mancino).
Una notte, pare abbia fatto sesso con
dodici donne di fila, prendendosi neanche 10 minuti fra
un'eiaculazione e l'altra.
Salì una volta su una quercia alta 200
metri in 15 minuti netti. Poi, disceso, con le nudi mani, in un'ora
abbattè l'enorme albero.
Quando scese verso sud, nel
Mediterraneo, andatosi a fare un bagno (erano 15 anni che non lo
faceva), incrociò una balena e a pugni e testate la vinse; la trainò
poi a riva e la mangiò coi suoi fedeli (1/4 solo per lui).
Quando aveva 15 anni, salito sul monte
Ventoux, trovò un nido d'aquila con 3 enormi uova, che forò e
cominciò a bere, quando arrivò l'aquila-madre, con cui ingaggiò
una cruenta battaglia, ma della quale risultò vincitore e, seduta
stante, spennatala con poche manate, se la mangiò, ossa comprese
(esclusi gli artigli, che utilizzò in seguito, per grattarsi la
schiena, su cui crescevano peli neri ed ispidi, lunghi fino a 30
centimetri).
Durante una spedizione nei Balcani,
contro gli Avari, che gli avevano rifiutato un prestito senza
garanzia, per dimostrare che non ne aveva paura, fece una nuotata di
12 ore nel Danubio, al centro del fiume, mentre gli arceri avari
lanciavano i loro dardi avvelenati verso il nuotatore impavido, senza
mai colpirlo: quel giorno il Danubio divenne rosso di sangue dei
pesci colpiti.
Aveva un solo punto dolens: temeva il
solletico sotto i piedi; per questo, per la paura di essere
dopraffatto durante il sonno (che, peraltro, non durava mai più di 4
o 5 ore a notte), lui dormiva sempre seduto sulla Poltrona Imperiale.
Io non credo una parola di quello che
di lui si è detto (episodi ripresi dalla "Chronaca Magistralis
de Carolus Magnones, Rex Franchorum et Imperator Urbi et Orbi et
Surdi" di Lucianino il Leccaulo), ma, poi penso a tutte le
malefatte che quell'Imperatore fece e che fu pure dichiarato Santo! e
allora tutto davver ci sta…
