Luigi XI, Re di Francia, fu un grande appassionato di animali. Il suo serraglio ospitava un elefante, scimmie, orsi e spesso egli attraversava il regno accompagnato da una leonessa ammaestrata.
Il sovrano lanciò una sfida all’abate di Baigne, uomo di spirito e di eccelsa creatività nel campo degli strumenti musicali: organizzare un concerto per voci suine.
L’impresa era reputata impossibile, ma l’uomo di chiesa non si lasciò prendere alla sprovvista e per allestire lo spettacolo chiese ed ottenne una certa cifra ed escogitò una trovata singolare.
Radunò un gran numero di maiali e li fece sistemare sotto un padiglione coperto di velluto, davanti al quale aveva collocato una tavola di legno dipinta, e con un certo numero di maiali fece uno strumento simile a un organo: quando pigiava i tasti, con dei piccoli pungoli punzecchiava gli animali, facendoli strillare con tale ordine ed armonia che il sovrano e tutta la corte ne furono divertiti.
Aveva creato il “porco forte”
Circa 400 anni dopo, l’originale strumento dell’abate venne riprogettato a Cincinnati con qualche modifica; i maiali erano posizionati in una cassa, separati da divisori e da appositi fori spuntavano i loro codini.
Grazie ad un meccanismo a tastiera i codini venivano pizzicati per costringere gli animali ad emettere una gamma armonica di strilli.
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