Jeanne de Clisson fu una nobildonna francese nata nel 1300, moglie di un regale francese. Suo marito fu giustiziato dal re di Francia Filippo VI per un tradimento che in realtà non aveva ordito.
Invece di disperarsi per l’enorme ingiustizia subita, Jeanne giurò vendetta al re e alla Francia. Vendette la sua dimora, le terre e le ricchezze di famiglia ed usò i soldi per comprare una piccola flotta di tre navi militari ed un equipaggio e salpò verso il canale della Manica.
Jeanne divenne "La Leonessa di Bretagna": un pirata che vagava per la Manica e individuava in particolare le navi e i villaggi costieri francesi per stanarli, catturarli ed ucciderli, lasciando che solo uno o due persone dell'equipaggio rimanessero in vita e raccontare la vicenda al loro re.
Collaborò apertamente con la corona inglese più di una volta, coesione culminata con la sua partecipazione alla battaglia di Crécy: uno scontro navale che devastò sostanzialmente la forza navale francese.
Per più di un decennio continuò a devastare le navi transalpine, e non appena cessò la sua sete di vendetta decise di abbandonare la pirateria, per morire pacificamente pochi anni dopo, all'età di 59 anni.
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