Essere un soldato dell'Impero
Ottomano mandato a combattere contro Vlad l'impalatore
Ci possono essere molte buone risposte.
Logiche, ben argomentate. Psicosi traumatica nella seconda guerra
mondiale, attacchi chimici nelle trincee della prima. Essere
intrappolati in un bombardiere in fiamme o come un antico guerriero
che si trovava a fare i conti col nemico faccia a faccia. Affrontare
la minaccia della morte é senza dubbio un'esperienza che stravolge
la vita di qualsiasi umano sano a prescindere dal suo schieramento.
Ma affrontare questo. Vlad l'Impalatore
ha creato una foresta di morti
e moribondi tutti impalati che gli ottomani hanno dovuto
attraversare.
Alcuni corpi gemevano, altri si
contorcevano provando a protendersi verso di te, semplice soldato
ottomano. Non puoi dormire ne accamparti vicino a loro. Il fetore é
insopportabile. Tu sei lí a guardare corpi putrefatti e morenti
ricoprirsi d'insetti dalla testa ai piedi, con feci che come bava
colano sul palo sul quale ti sei sfortunatamente appena appogiato. Lo
stesso palo dal quale una mano che tu credevi morta inizia a
strusciarsi sul tuo volto. Sei costretto a rompere la sicura
camminata della formazione per camminare attraverso questo paesaggio
disgustoso.
Capisci che se ti arrenderai o sarai
ferito e catturato in battaglia
questo é ciò che ti aspetta.
Vlad ti ha fatto capire chiaramente
che qui non sei il benvenuto.
Ci sono trappole per animali e triboli
sparsi ovunque. Mentre stai camminando all'improvviso il soldato al
tuo fianco ha il piede tranciato in una tagliola o finisce impalato
su di una picca nascosta. Devi fermarti ed aiutarlo. Nel farlo alzi
lo sguardo e vedi un gruppo di poveri disperati infettati dalla
peste bubbonica
insieme a lebbrosi
dalla pelle cadente, li vedi gemere e
chiedere aiuto provando a farsi largo fra voi.
Nonostante questo riesci a raggiungere
un corso d'acqua, dove tutti nella compagnia vomitate per ciò che
avete appena visto e vi pulite da secrezioni e resti putrefatti. Ma
assaggiando l'acqua del ruscello, vi accorgete che ha un sapore
strano e che quindi vi sono stati rovesciati liquami, fango e
probabilmente anche veleno. Riuscite a trovare una fattoria, che però
é stata quasi del tutto bruciata, vi trovate pochissimo cibo.
Vi sistemate e tu stai per
addormentarti, quando un tuo compagno cade su dei triboli che si
piantano nelle sue braccia, nelle sue gambe e nella sua schiena. Ha
bisogno del tuo aiuto per tirarli fuori. Un altro tuo compagno si
alza per dare una mano al ferito, ma così facendo calpesta qualcosa
che impala il suo piede.
Più tardi riesci comunque ad
addormentarti. Ma poco dopo ti svegli nel cuore della notte trovando
il tuo campo che và a fuoco. State subendo un raid notturno da parte
di esploratori nemici condotti direttamente da Vlad. Non hai ordini e
quindi neanche una formazione in cui disporti, ed é difficile capire
da dove provengano esattamente i nemici.
Dopo tutto questo, il vostro comandante
raccoglie i supersiti e annuncia che l'esercito deve ritirarsi.
Dovete fare retromarcia e attraversare lo stesso incubo dei giorni
passati senza alcun obiettivo fruttuoso e nessuna ricompensa. Hai
resistito a tutte queste prove e superato tutti questi problemi nel
nome del Sultano e del tuo dio Allah per nulla, e ora dovrai farlo di
nuovo.
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