Si e no.
O meglio, l'idea del cavaliere errante che andava in cerca di avventure è principalmente un'invenzione della letteratura cavalleresca medievale, che nei secoli è entrata nel nostro immaginario collettivo.
Questa figura però aveva un corrispettivo nel mondo reale, nel senso che nel medioevo, soprattutto negli ultimi secoli, non era così raro che dei cavalieri decidessero di lasciare la propria terra per andare in cerca di fortuna e mettersi al servizio di qualche nobile o sovrano.
Le "opportunità" per guerrieri professionisti come loro non mancavano. Le ragioni potevano essere tante, a volte erano dei nobili impoveriti, esiliati o caduti in disgrazia che diventavano dei mercenari, oppure erano uomini spinti dall'ambizione e dalla prospettiva di fama e ricchezza. Altri ancora, molto semplicemente si davano al brigantaggio.
Nessun commento:
Posta un commento