"Soggetto di ballate, libri e film, Robin Hood ha dimostrato di essere uno degli eroi popolari più longevi della cultura popolare. Nel corso di 700 anni, il fuorilegge del Nottinghamshire che rapina i ricchi per dare ai poveri è emerso come uno degli eroi popolari più duraturi nella cultura popolare e uno dei più versatili. Ma come si è evoluta nel tempo la leggenda degli allegri fuorilegge della foresta di Sherwood? Ed un vero Robin Hood ha ispirato questi racconti classici?
A partire dal XV secolo e forse anche prima, i cristiani in alcune parti dell'Inghilterra celebravano il Primo Maggio con spettacoli e giochi che coinvolgevano una figura dal nome di Robin Hood ma con un significato quasi religioso. Nel 19 ° secolo, scrittori-illustratori come Howard Pyle adattarono i racconti tradizionali per bambini, rendendoli popolari negli Stati Uniti ed in tutto il mondo. Più recentemente, portare Robin sul grande schermo è diventato un rito obbligato per registi che vanno da Michael Curtiz e Ridley Scott a Terry Gilliam e Mel Brooks
Nel corso del tempo, scrittori, artisti e registi hanno dato sfogo alla loro immaginazione alla ricerca di nuove aspetti della vita di Robin che incontrassero il consenso degli spettatori. Nell'Inghilterra del XIV secolo, nel quale la crisi agraria aveva cominciato a sgretolare il sistema feudale, esso appare come un ribelle anti-establishment che uccide agenti governativi e ricchi proprietari terrieri. Successive variazioni in tempi con minori scontri sociali, fanno a meno del sangue e considerano Robin un aristocratico diseredato con un cuore d'oro ed un interesse amoroso, Maid Marian.
Gli accademici, nel frattempo, si sono impegnati nella ricerca di fonti storiche che provassero l'esistenza di un vero Robin Hood. I documenti legali inglesi suggeriscono che, già nel XIII secolo, "Robehod", "Rabunhod" ed altre varianti erano diventati epiteti comuni per i criminali. Ma cosa aveva ispirato questi soprannomi: un racconto di fantasia, un famigerato bandito o un amalgama di entrambi? I primi riferimenti letterari a Robin Hood compaiono in una serie di ballate del XIV e XV secolo riguardanti un violento proprietario terriero che viveva nella foresta di Sherwood con i suoi uomini e che spesso si scontrava con lo sceriffo di Nottingham. Piuttosto che un contadino, un cavaliere o un nobile caduto, come nelle versioni successive, il protagonista di queste storie medievali è un uomo comune. Little John e Will Scarlet fanno parte della "allegra brigata" di Robin, che all'epoca significava una banda di fuorilegge, ma Maid Marian, Friar Tuck e Alan-a-Dale non sarebbero entrati nella leggenda fino a più tardi, forse come parte dei Rituali del Primo Maggio.
Mentre la maggior parte degli studiosi contemporanei non è riuscita a trovare indizi concreti, i cronisti medievali davano per scontato che un Robin Hood vivesse durante il XII o il XIII secolo. I dettagli dei loro racconti variano ampiamente, ponendolo tuttavia in regioni ed epoche contrastanti. Solo nella "Storia della Gran Bretagna" (1521) di John Major, ad esempio, viene raffigurato come un seguace del Re Riccardo, rimasta una delle sue caratteristiche distintive nei tempi moderni.
Potremmo non sapere mai con certezza se Robin Hood sia mai esistito al di fuori dei versi ,delle ballate e delle pagine dei libri. E anche se lo facessimo, i fan, giovani e meno giovani, continuerebbero sicuramente a frequentare la regione del Nottinghamshire in Inghilterra per un tour sui presunti luoghi descritti nella leggenda, dai pub secolari, al Major Oak nella foresta di Sherwood.
Quello che sappiamo è che l'idea di un ribelle coraggioso che vive alla periferia della società, combattendo l'ingiustizia e l'oppressione con la sua banda di compagni, ha un fascino universale, sia che sia interpretato da Erroll Flynn, Russell Crowe o addirittura, come in un 1979 episodio di "The Muppet Show", Kermit the Frog."
Nessun commento:
Posta un commento