Il fuoco greco
fu inventato, verso la fine del
VII secolo, dai
Bizantini:
è a questo popolo che si deve una
delle invenzioni più geniali in campo bellico del medioevo. Grazie
infatti al fuoco greco i Bizantini riuscirono a prendere di sorpresa
gli avversari che, a bordo delle proprie imbarcazioni, dovevano fare
i conti con
incendi indomabili sui quali
l’acqua non sortiva alcun effetto.
Cos’è il fuoco greco?
Il fuoco greco era una miscela
incendiaria che oggi sappiamo essere composta da pece, zolfo, nafta,
salnitro e calce viva.
Al tempo, la ricetta del fuoco
greco veniva custodita gelosamente, tanto che solamente l’imperatore
e pochi artigiani specializzati sapevano da cosa era composta questa
miscela incendiaria. Effettivamente,
è stato proprio grazie a
questa invenzione innovativa che i Bizantini sono riusciti a vincere
diverse battaglie
ed è sempre stato grazie al fuoco
greco che riuscirono a respingere il secondo assedio di
Costantinopoli e a sconfiggere quindi gli arabi musulmani.
A dire il vero, l’espressione fuoco
greco fu coniata dalle popolazioni straniere perchè i bizantini
chiamavano la miscela fuoco liquido e fuoco romano.
Come funzionava il fuoco greco?
La particolarità del fuoco greco, che
ne ha determinato l’enorme successo, era il fatto che
questa miscela provocava
incendi che non potevano essere neutralizzati con la semplice acqua.
Anzi, per via della presenza della
calce viva, questa non faceva che alimentare ulteriormente
l’incendio! La miscela incendiaria
veniva messa in grandi otri di
pelle o di terracotta che venivano collegate a tubi di rame e
spruzzata direttamente verso le imbarcazioni avversarie.
In alternativa, i vasi venivano
lanciati attraverso le petriere e gli avversari non potevano fare
nulla per spegnare l’incendio che divampava.
Spegnere il fuoco liquido era
un’impresa pressoché impossibile all’epoca: solamente i
bizantini, che ne conoscevano la ricetta, erano in grado di spegnere
gli incendi generati da questa miscela potentissima.
Oggi sappiamo che l’unico
modo per neutralizzare il fuoco greco era utilizzare urina, aceto o
sabbia.
All’epoca però gli invasori non
sapevano che questo fosse il segreto per spegnere il fuoco liquido e
fu proprio tale segreto a determinare il successo dei bizantini in
numerose battaglie.
Fuoco Greco: il petrolio nel passato
La base del fuoco greco era
costituita da petrolio, il che testimonia il fatto che nell’antichità
questo liquido infiammabile era già ben conosciuto ed utilizzato.
A dire il vero però, non sono
stati i Bizantini i primi ad impiegare il petrolio a scopi bellici:
già nell’Iliade Omero narra di un fuoco perenne che veniva
lanciato contro le navi greche.